Google Panda: Come creare siti web di alta qualità

La chiusura del canale Youtube di Enrico (madri.com) mi ha fortemente indisposto nei confronti di Google. Big G ha il monopolio assoluto sui contenuti di un articolo, di un video, di una attività e-commerce e cosa ancor più grave: sulla libertà di pensiero. "La proprietà intellettuale non è un diritto acquisito, è l'essenza dell'uomo, da sempre".

Intanto mi chiedo se il titolo di questo post sia una domanda o una serie di consigli offerti per tacitare la maggior parte dei cybernauti, quindi faccio solo una ulteriore riflessione su quanto pubblicato nel Blog di Google Webmaster. Ma scopriamo cosa sta accadendo veramente.


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Prima di proseguire nella lettura
di questo post, voglio chiederti: sei veramente interessato a questo argomento? Sei disposto ad aiutare gli altri lettori, raccontando la tua esperienza?

Ti spiego per quale motivo ti ho posto i due quesiti:

PREMESSA
Questo blog - al momento - è privo di annunci AdSense, quindi non ho alcun interesse nel trattenerti su questa pagina sperando in qualche guadagno con la pubblicità. Quello che mi interessa maggiormente è "fare informazione".

SCOPO
Ti chiedo, quindi, di aiutarmi ( aiutarci ) ad approfondire le complesse dinamiche che ci portano a parlare delle cause e degli effetti che in questi giorni hanno penalizzato molti siti web italiani. Non so se si tratti del Panda Update o degli altri aggiornamenti per il ranking che Google ha messo in esercizio.

CONDIVIDERE PER COMPRENDERE E PER AIUTARE
Basta un tuo commento a questo post, raccontaci cosa hai notato, cosa è accaduto al tuo blog o sito web e magari come hai risolto il problema. Condividi la tua esperienza per aiutare gli altri lettori ad uscire da questa "pesante e spesso ingiusta penalizzazione". 

L'articolo - da Google Webmaster -  inizia (più o meno) così:

"I nostri consigli per gli editori continuano ad essere quelli di concentrarsi sulla realizzazione dei miglior contenuti possibili sui vostri siti web.
Non badate troppo a quello che ricercano gli algoritmi di Google, perchè sono ancora in fase di test ed in continua evoluzione.
Alcuni publisher hanno confuso lo scopo del nuovo algoritmo Panda (che comprende solo "500" miglioramenti di ricerca e che saranno implementati entro questo anno) con gli effetti "provocati" da 12 nuovi aggiornamenti che riguardano il ranking."


E Big G. Webmaster Central Blog si sbilancia un po', forse per la prima volta:

"Ecco alcune delle domande che dovreste porvi per valutare la "qualità" di una pagina o di un articolo. Ma badate bene, non stiamo divulgando i criteri utilizzati nei nostri algoritmi, perchè non vogliamo che alcuni tizi ne approfittino per "giocare" con i nostri risultati di ricerca."

Quelle che seguono, potrebbero essere le domande (ne ho scelte solo alcune perchè molte sono ridondanti) che si pone l'algoritmo Panda quando visita il vostro blog:
( il post originale dal Blog Google Webmaster è questo )

1)  Vi fidereste delle informazioni presentate in questo articolo?
Come fa un algoritmo a stabilire l'affidabilità delle informazioni? Le opionioni di un essere umano non sono confutabili algoritmicamente.

2)  Questo articolo è scritto da un esperto o appassionato che conosce bene l'argomento, oppure è un articolo superficiale?
Bene, qui entrano in gioco altri fattori: l'editore è una persona conosciuta a livello globale? Ha un account Google, "Linked In" ed un reputazione costruita grazie al nuovo bottone Plus One? Ha un account Facebook seguito da molti utenti? Nell'account facebook ha dichiarato la propria carta di credito ed ha fatto acquisti?  etc.;  Chissà che sviluppo avrà l'estensione browser "Facebook Like e Google +1"(?)
Ma un algoritmo, quanto può "cercare" nelle attività di un Blogger / Webmaster per determinarne la professionalità? Forse può determinarne la popolarità digitale.


3)   Il sito / blog ha contenuti duplicati, ridondanti o articoli simili con testo differente?
Questo si può fare almeno per le prime tre voci, ma la grammatica italiana è troppo complessa per essere analizzata da un algoritmo.

4)  Forniresti i dati della tua carta di credito a questo sito?
Io uso carte usa e getta, su tutti i siti. Ma un algoritmo come lo stabilisce? Forse dalle segnalazioni che inviano gli utenti? Oppure dai dati che fornisce un gestore di carte di credito? (privacy, sicurezza...)

5)  Questo articolo è grammaticalmente scritto bene?
Qui, proprio non ci siamo. Panda è un algoritmo che sa decidere se la grammatica italiana è corretta? è in grado di stabilire se un articolo è composto da una frase subordinata che appare prima della principale? Assurdo.

6)  Questi argomenti sono genuini, originali o sono scritti solo per avere maggiore visibilità nei motori di ricerca?
Significa che Google Panda confronterà 100 milioni di pagine web per stabilire se gli argomenti sono genuini?

7)  Il sito/blog è di un professionista del settore di cui tratta l'articolo?
Ancora? Domanda ridondante. Panda dovrebbe penalizzare il Blog Google Webmaster.

8)  Vi aspettate di vedere questo articolo in una rivista cartacea, un'enciclopedia o un libro?
Eccoci al punto! Finalmente l'ho trovato.
   
Quindi stiamo ipotizzando che il Panda prediliga case editrici e stampa? Mi sembra di ripercorrere quello che è accaduto a Digg lo scorso anno, ma su scala mondiale.

E ditelo prima, no? "Cari blogger e webmaster, non affaticatevi troppo, perchè preferiamo stringere accordi con case editrici e stampa (sia online sia cartacea) e gestori di carte di credito. Se hai un blog o un sito web generico, non ci interessa particolarmente, perchè ci fai solo perdere tempo e soldi."

Raccolgo una idea espressa da Robin Good ( masternewmedia.org), in 4 punti:
a) Indicare una nuova possibile direzione.

b) Proporre qualcosa che sia tecnicamente fattibile.

c) Mettere in discussione ciò che diamo troppo per scontato.

d) Seguire le tendenze che abbiamo visto all'opera in altri settori: dall'accentramento alla distribuzione; dalla segretezza degli esperti che guardano dall'alto in basso ad una partecipazione distribuita, aperta e cooperativa.



Quindi, lancio un mio consiglio, anche per Google (forse non lo leggeranno mai o non ne terranno conto).
Ipotizziamo che Google crei un nuovo servizio per editori, definiamolo "Revisione Articolo":

1) Preparo il mio testo in bozza, aggiungo le immagini, curo i contenuti, etc. ;

2) Sottopongo la bozza del mio articolo a Google "Revisioni" (un nome a caso);

3) "Google Revisioni" analizza il contenuto e mi offre una risposta in tempo reale. Prima abbiamo detto che un algoritmo - secondo le poche info di Panda Farmer - può fare tutte le cose sopra elencate, anche se una volta ogni due mesi e per 100milioni di pagine. Quindi può anche revisionare e marcare il mio testo definendolo Originale", risparmiando tempo e soldi. In effetti, se Google Panda analizza preventivamente i miei contenuti, dopo non dovrà tornare sul blog per effettuare un nuovo "controllo". Quindi il Panda non dovrà affaticarsi nel controllo di  100 milioni di pagine, ma dovrà "analizzarne" molte meno.

4) Bene, il mio articolo ha il check OK di Google - magari marcato con un codice a barre QR Code approvato Google - ed è originale, posso pubblicarlo senza incorrere in penalizzazioni.


Questa "breve procedura" consentirebbe un risparmio, per Google, di circa 1 euro per ogni articolo Revisionato e Accettato. Può essere un'idea da sviluppare?

Magari, domani, creo un servizio web con Robin Good, Enrico, il TagliaErbe, ed altri Blogger e genero una "marcatura digitale" per gli articoli sottoposti da Blogger e WebMaster italiani; chissà che non ne venga fuori un nuovo servizio web che faccia successo e che premi i contenuti originali (?).