Google Panda: Come creare siti web di alta qualità

La chiusura del canale Youtube di Enrico (madri.com) mi ha fortemente indisposto nei confronti di Google. Big G ha il monopolio assoluto sui contenuti di un articolo, di un video, di una attività e-commerce e cosa ancor più grave: sulla libertà di pensiero. "La proprietà intellettuale non è un diritto acquisito, è l'essenza dell'uomo, da sempre".

Intanto mi chiedo se il titolo di questo post sia una domanda o una serie di consigli offerti per tacitare la maggior parte dei cybernauti, quindi faccio solo una ulteriore riflessione su quanto pubblicato nel Blog di Google Webmaster. Ma scopriamo cosa sta accadendo veramente.


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Prima di proseguire nella lettura
di questo post, voglio chiederti: sei veramente interessato a questo argomento? Sei disposto ad aiutare gli altri lettori, raccontando la tua esperienza?

Ti spiego per quale motivo ti ho posto i due quesiti:

PREMESSA
Questo blog - al momento - è privo di annunci AdSense, quindi non ho alcun interesse nel trattenerti su questa pagina sperando in qualche guadagno con la pubblicità. Quello che mi interessa maggiormente è "fare informazione".

SCOPO
Ti chiedo, quindi, di aiutarmi ( aiutarci ) ad approfondire le complesse dinamiche che ci portano a parlare delle cause e degli effetti che in questi giorni hanno penalizzato molti siti web italiani. Non so se si tratti del Panda Update o degli altri aggiornamenti per il ranking che Google ha messo in esercizio.

CONDIVIDERE PER COMPRENDERE E PER AIUTARE
Basta un tuo commento a questo post, raccontaci cosa hai notato, cosa è accaduto al tuo blog o sito web e magari come hai risolto il problema. Condividi la tua esperienza per aiutare gli altri lettori ad uscire da questa "pesante e spesso ingiusta penalizzazione". 

L'articolo - da Google Webmaster -  inizia (più o meno) così:

"I nostri consigli per gli editori continuano ad essere quelli di concentrarsi sulla realizzazione dei miglior contenuti possibili sui vostri siti web.
Non badate troppo a quello che ricercano gli algoritmi di Google, perchè sono ancora in fase di test ed in continua evoluzione.
Alcuni publisher hanno confuso lo scopo del nuovo algoritmo Panda (che comprende solo "500" miglioramenti di ricerca e che saranno implementati entro questo anno) con gli effetti "provocati" da 12 nuovi aggiornamenti che riguardano il ranking."


E Big G. Webmaster Central Blog si sbilancia un po', forse per la prima volta:

"Ecco alcune delle domande che dovreste porvi per valutare la "qualità" di una pagina o di un articolo. Ma badate bene, non stiamo divulgando i criteri utilizzati nei nostri algoritmi, perchè non vogliamo che alcuni tizi ne approfittino per "giocare" con i nostri risultati di ricerca."

Quelle che seguono, potrebbero essere le domande (ne ho scelte solo alcune perchè molte sono ridondanti) che si pone l'algoritmo Panda quando visita il vostro blog:
( il post originale dal Blog Google Webmaster è questo )

1)  Vi fidereste delle informazioni presentate in questo articolo?
Come fa un algoritmo a stabilire l'affidabilità delle informazioni? Le opionioni di un essere umano non sono confutabili algoritmicamente.

2)  Questo articolo è scritto da un esperto o appassionato che conosce bene l'argomento, oppure è un articolo superficiale?
Bene, qui entrano in gioco altri fattori: l'editore è una persona conosciuta a livello globale? Ha un account Google, "Linked In" ed un reputazione costruita grazie al nuovo bottone Plus One? Ha un account Facebook seguito da molti utenti? Nell'account facebook ha dichiarato la propria carta di credito ed ha fatto acquisti?  etc.;  Chissà che sviluppo avrà l'estensione browser "Facebook Like e Google +1"(?)
Ma un algoritmo, quanto può "cercare" nelle attività di un Blogger / Webmaster per determinarne la professionalità? Forse può determinarne la popolarità digitale.


3)   Il sito / blog ha contenuti duplicati, ridondanti o articoli simili con testo differente?
Questo si può fare almeno per le prime tre voci, ma la grammatica italiana è troppo complessa per essere analizzata da un algoritmo.

4)  Forniresti i dati della tua carta di credito a questo sito?
Io uso carte usa e getta, su tutti i siti. Ma un algoritmo come lo stabilisce? Forse dalle segnalazioni che inviano gli utenti? Oppure dai dati che fornisce un gestore di carte di credito? (privacy, sicurezza...)

5)  Questo articolo è grammaticalmente scritto bene?
Qui, proprio non ci siamo. Panda è un algoritmo che sa decidere se la grammatica italiana è corretta? è in grado di stabilire se un articolo è composto da una frase subordinata che appare prima della principale? Assurdo.

6)  Questi argomenti sono genuini, originali o sono scritti solo per avere maggiore visibilità nei motori di ricerca?
Significa che Google Panda confronterà 100 milioni di pagine web per stabilire se gli argomenti sono genuini?

7)  Il sito/blog è di un professionista del settore di cui tratta l'articolo?
Ancora? Domanda ridondante. Panda dovrebbe penalizzare il Blog Google Webmaster.

8)  Vi aspettate di vedere questo articolo in una rivista cartacea, un'enciclopedia o un libro?
Eccoci al punto! Finalmente l'ho trovato.
   
Quindi stiamo ipotizzando che il Panda prediliga case editrici e stampa? Mi sembra di ripercorrere quello che è accaduto a Digg lo scorso anno, ma su scala mondiale.

E ditelo prima, no? "Cari blogger e webmaster, non affaticatevi troppo, perchè preferiamo stringere accordi con case editrici e stampa (sia online sia cartacea) e gestori di carte di credito. Se hai un blog o un sito web generico, non ci interessa particolarmente, perchè ci fai solo perdere tempo e soldi."

Raccolgo una idea espressa da Robin Good ( masternewmedia.org), in 4 punti:
a) Indicare una nuova possibile direzione.

b) Proporre qualcosa che sia tecnicamente fattibile.

c) Mettere in discussione ciò che diamo troppo per scontato.

d) Seguire le tendenze che abbiamo visto all'opera in altri settori: dall'accentramento alla distribuzione; dalla segretezza degli esperti che guardano dall'alto in basso ad una partecipazione distribuita, aperta e cooperativa.



Quindi, lancio un mio consiglio, anche per Google (forse non lo leggeranno mai o non ne terranno conto).
Ipotizziamo che Google crei un nuovo servizio per editori, definiamolo "Revisione Articolo":

1) Preparo il mio testo in bozza, aggiungo le immagini, curo i contenuti, etc. ;

2) Sottopongo la bozza del mio articolo a Google "Revisioni" (un nome a caso);

3) "Google Revisioni" analizza il contenuto e mi offre una risposta in tempo reale. Prima abbiamo detto che un algoritmo - secondo le poche info di Panda Farmer - può fare tutte le cose sopra elencate, anche se una volta ogni due mesi e per 100milioni di pagine. Quindi può anche revisionare e marcare il mio testo definendolo Originale", risparmiando tempo e soldi. In effetti, se Google Panda analizza preventivamente i miei contenuti, dopo non dovrà tornare sul blog per effettuare un nuovo "controllo". Quindi il Panda non dovrà affaticarsi nel controllo di  100 milioni di pagine, ma dovrà "analizzarne" molte meno.

4) Bene, il mio articolo ha il check OK di Google - magari marcato con un codice a barre QR Code approvato Google - ed è originale, posso pubblicarlo senza incorrere in penalizzazioni.


Questa "breve procedura" consentirebbe un risparmio, per Google, di circa 1 euro per ogni articolo Revisionato e Accettato. Può essere un'idea da sviluppare?

Magari, domani, creo un servizio web con Robin Good, Enrico, il TagliaErbe, ed altri Blogger e genero una "marcatura digitale" per gli articoli sottoposti da Blogger e WebMaster italiani; chissà che non ne venga fuori un nuovo servizio web che faccia successo e che premi i contenuti originali (?).

Virgilio Banner testa il Blog ScribeSense

Virgilio Banner è il nuovo progetto italiano per Advertising. Il servizio per i Publisher ( ne avevo già  parlato su Fattore Zero ) offre la possibilità di guadagnare con il pay per view ( impression e non clic ).  Oggi è entrato a far parte del Beta test il Blog ScribeSense.


ScribeSense è un blog ospitato su piattaforma Blogger ( Blogspot ) , privo di annunci Google, Chitika, etc. Si occupa di web, SEO, informazioni su internet. E' nel canale tecnologia.

A titolo informativo, ripropongo parte del post a cui accennavo prima:

Hai parlato di siti web, ma per i Blog?
Giusto! sino ad ora ho sottolineato la dicitura "sito web", mentre la tecnica giusta per essere preso in considerazione quale test publisher è proprio quella di sottopore il tuo Blog a Virgilio Banner. Vediamo come si fa, anche se è molto semplice richiedere l'iscrizione.

Si accede dal seguente link: Virgilio Banner

Si calcolano le possibili entrate mensili scegliendo la categoria del proprio blog ed il tool di Virgilio calcola il presunto guadagno. Non mi dilungo spiegando la fase di iscrizione, è davvero molto semplice.

Ma quanto si può guadagnare con virgilio banner?
Oggi, la quotazione dei canali è la seguente:

RPM    Canale
€ 1,00 CINEMA
€ 1,00 DONNE
€ 0,80 GIOCHI
€ 1,20 GREEN
€ 1,20 MOTORI
€ 0,80 MUSICA
€ 0,80 NOTIZIE
€ 0,80 SPORT
€ 1,10 TECNOLOGIA
€ 1,10 VIAGGI

Ogni canale tematico ha una sua quotazione, espressa in RPM (Revenue per Mille – ciò che guadagni per mille pagine visitate).

In sintesi, per tentare l'adesione al programma Virgilio Banner non ti resta che provare.
Ricordiamo che il banner di test (quello che vedi in alto sulla destra di Fattore Zero) deve essere posizionato in maniera ben visibile nella parte alta del blog, a pena di un banner che avvisa della poca visibilità e richiede di cambiarne posizione.

Questo servizio per publisher è nella sua versione Beta, quindi - una volta accettato come publisher - dovrai inserire il tuo codice banner nel Blog che hai presentato ed attendere. Non prenderla male se ti arriva una e-mail con oggetto: "Sito web rifiutato". Puoi sempre tentare con un altro Blog.
Altro consiglio: non sommergere lo Staff di Virgilio con e-mail di richiesta per il tuo Blog. Inserisci il codice che troverai nel tuo pannello di controllo e attendi.

Parte il servizio BlogSitter! Il Blog che aiuta i Blog

Come promesso abbiamo avviato un piccolo progetto a cui pensiamo da un po di tempo. I blog meno visitati non hanno visibilità sul web. I commenti sono una parte fondamentale per un blog.

Allora cosa ci inventiamo?
Semplice! un Blog che aiuta i Blog.
Un team composto ( attualmente ) da 10 blogger che selezioneranno i vostri blog ( dopo che li avrete segnalati ) e inizieranno a commentare i vostri post, aumentando le possibilità di ottenere maggiore visibilità sul web.

Quanto Costa?
NULLA! il servizio Aiuta Blog è completamente gratuito!
Questo servizio è offerto da Blogaiuto.blogspot.it

Hai un blog poco visitato? 
segnalalo subito e gratuitamente al seguente link Blog Aiuto


Alcune info:
Si invita a non segnalare siti spam, illegali, o aggregatori di news. Non saranno presi in considerazione.
Inviando il presente modulo non hai alcun impegno di spesa, il servizio Help Blog (Blog Aiuto) è gratuito e offerto solo da Blog Aiuto.

Registrati Ora!

Google Panda (2,2) : arriva la zampata che penalizza l'Italia (?)

"Google Search" Google Panda (2,2) : arriva la zampata che penalizza l'Italia
E' arrivata proprio durante la notte scorsa, la zampata del Panda 2,2 (almeno a giudicare dal numero di e-mail che abbiamo ricevuto). Il nuovo algoritmo di Big Google, implementato per evitare i siti spam, ha colpito molti websites italiani.
Addio ai contenuti duplicati, ai sistemi automatici di informazione ed alle pagine dinamiche che mostrano risultati legati ad un database.

Cosa si può fare per "risalire" sul motore di ricerca più utilizzato del mondo?

Al titolo del post ho aggiunto - opportunamente - un punto di domanda (?) dopo i primi commenti che "confutavano" quanto ho scritto in questo Post. Prendo nota da un commento - anche se la mia e-mail è sempre la stessa: ilfatto@fattorezero.com - ma non sono d'accordo. I siti italiani hanno riscontrato delle penalizzazioni. Panda o non Panda, un cambiamento c'è stato e lo abbiamo fissato al 15 giugno 2011.

L'update sul blog ufficiale di Google è relativo al giorno 11 aprile, qui si evince che il Panda analizza solo i siti web in lingua inglese:
Update April 11: We’ve rolled out this algorithmic change globally to all English-language Google users and incorporated new signals as we iterate and improve. We’ll continue testing and refining the change before expanding to additional languages. You can learn more on our Webmaster Central Blog.

Anche se ce lo aspettavamo, il Panda 2,2 ha dato una rimescolata a Blog e Siti web italiani (?). Abbiamo notato "proprio questa notte" (riscontro delle e-mail ricevute) che molti risultati di noti siti italiani non sono più indicizzati nelle prime pagine del motore di ricerca Google.

Una dura penalizzazione per gli editori dei siti web che vivono, appunto, con le attività online. AdSense, Chitika, Tradedoubler etc. per publisher serviranno a ben poco se i nostri blog non sono presenti nella prima pagina di ricerca su Google.

Vediamo parte di un grafico (Analytics) che ci ha inviato 32bit.it

Grafico prodotto da 32bit.it


Cosa si può fare per evitare questa penalizzazione?
Se di penalizzazione si tratta, quindi per tutti i blog e siti web che hanno contenuti originali e "non duplicati", possiamo ipotizzare alcune nuove "messe a punto". Anche se per il momento si tratta solo di tentativi.

Le pagine dinamiche collegate ai database sono quelle più colpite.
E' quindi il caso di tentare l'utilizzo del mod rewrite (URL rewrite) con il modulo ISAPI (IIS URL Rewrite 2.0) per Windows o con Apache per Linux.

Analizzare i report
Il primo passo è proprio quello di analizzare i report del sito web "penalizzato". Analytics (se installato) può essere lo strumento che ci aiuta nelle verifiche. Quali pagine sono state penalizzate? Se i dati relativi alla ricerca dai Motori mostrano un crollo importante e netto, allora dovremo tentare di analizzare i contenuti di quelle pagine, i tag, le keyword e la lunghezza del testo ( numero di caratteri ).

Over Guru
Qualcuno potrebbe approfittare di questa situazione per venderci consulenze o manuali per "Google Panda 2,2 come uscire dalla crisi del 2011" ( è solo un titolo di esempio).
Beh, non caschiamo nella trappola; forse pochi esperti di SEO e di Marketing online hanno qualche informazione, ma credo che le useranno prima per le proprie attività.

Contenuti con poco testo e paragrafi ripetuti
Le pagine con poco testo e con frasi o paragrafi ripeuti potrebbero essere un ulteriore discriminante per il nuovo algoritmo Panda.

Immagini sprovviste del tag "alt" o con testo troppo lungo
Anche le immagini possono risultare importanti in questo contesto, il tag "alt" legato all'immagine dovrebbe esprimere il significato dell'immagine stessa: denominarla "immagine03.jpg" è differente da "Corso-per-SEO-2011.jpg" e ovviamente il tag "alt" dovrebbe esprimere fedelmente e sinteticamente quello che vogliamo comunicare: "Iscriviti al corso SEO di settembre 2011". Non esageriamo con testi troppo lunghi.

Keyword e testo nascosto
Le keyword sono sempre state importanti nell'identificazione di una pagina web, come la description del resto. Curiamo anche questo aspetto.
Il testo nascosto potrebbe essere penalizzato, anche perchè spesso è solo una ripetizione delle keyword o della descrizione della pagina.

Ripetizione dei titoli di post già pubblicati
Integrare nel proprio blog un titolo di un post già pubblicato ( magari solo per fare riferimento a quel determinato argomento ) potrebbe risultare penalizzante. Cambiamo il titolo con un testo originale e rinviamo al link dell'editore.

Feed RSS
Prendo spunto da ScribeSense: si potrebbe creare "manualmente" un testo di sintesi per ogni post, tale sintesi potrebbe essere integrata nei Feed RSS, mostrando quindi un contenuto differente dal nostro articolo.

Twitter, Facebook e social sharing
Se il nostro post viene pubblicato prima dai Big del Social, allora il nostro sito web potrebbe essere penalizzato. Ritengo sia più importante dare priorità al mio blog rispetto a Twitter o Facebook. Forse possiamo condividere la sintesi di cui parlavo nel paragrafo precedente, magari 60 minuti dopo la pubblicazione del post.

Un piccolo test con questo Post
Appena pubblicato questo post, Google lo ha indicizzato. Inizialmente ho dovute cercare il titolo fedele: "google panda penalizza l'Italia" per verificare che Google lo aveva inserito al 3 posto della prima pagina di ricerca.
Google Pre Search

Poi, ho apportato una piccola modifica, aggiungendo la frase (ripetizione): "Google Search" Google Panda (2,2) : arriva la zampata che penalizza l'Italia
Google Post Search

La differenza è evidente. Proveremo ad analizzarla nei prossimi post

Una guida al Panda Update 2,2 e molti test li sta sviluppando proprio Robin Good su Master New Media. Ve ne consiglio la lettura.

Solo per informazione, e magari per analizzare la "struttura web", secondo il Guardian (UK) i siti web NON penalizzati (anzi, direi premiati) sono i seguenti:

source: guardian.co.uk

ebay.co.uk
techcrunch.com
national-lottery.co.uk
econsultancy.com
thisismoney.co.uk
siteslike.com
mirror.co.uk
blogspot.com
mashable.com
itv.com
metro.co.uk
independent.co.uk
mozilla.org
youtube.com
vimeo.com
wordpress.com
laterooms.com
dailymotion.com
soundcloud.com
Può esserci d'aiuto l'elenco dei  NON penalizzati?

Update 20 giugno 2011
Ho letto molto circa le penalizzazioni dei siti web italiani e mi hanno scritto in molti. Qualcosa c'è stato ed anche molto evidente. Ho raccolto circa 50 reports analytics che indicano precisamente il 15 giugno come data di "down-pages".
In sintesi, il monopolio di Google è evidente, ma una politica di penalizzazione come quella attuale, CHI favorisce?
Questa è la domanda che mi pongo in questi giorni.
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300 milioni di volti riconosciuti da Facebook: tag suggestions

Facebook lancia "tag suggestions", un nuovo algoritmo riconoscerà automaticamente i nostri volti "taggandoli" e legandoli al nostro profilo. Sembra proprio che Facebook voglia completamente rivoluzionare i concetti di base per la nostra privacy.
Forse saranno circa 300 milioni i volti taggati (quasi) automaticamente di default dal social più utilizzato al mondo. 
Si può "bloccare" questa funzione? Vediamo come.



Ancora privacy e app lanciate di default da Facebook; nessun avviso agli utenti e si parte con la nuova campagna "ti riconosco il volto, lo taggo e poi ne faccio ciò che voglio". 

Molti personaggi famosi saranno taggati con chissà quanti nomi; Già! gli utenti di facebook usano spesso, nel proprio profilo, le foto dei loro personaggi preferiti. Forse potremmo inserire tutti le immagini di Pippo, Pluto e Paperino nel nostro profilo. Magari Facebook sarà acquistato dalla Disney.

Si può "bloccare" questa funzione? Sembrerebbe possibile.
Se non vogliamo essere identificati "automaticamente", possiamo procedere come segue: dal pannello delle  "impostazioni account" possiamo seguire la voce "impostazioni sulla privacy", quindi un clic su "personalizza impostazioni" e poi ancora su "Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io" bisogna selezionare la voce "modifica le impostazioni" e finalmente togliere (come leggete non ho scritto "aggiungere" e box "Si") la spunta sul box "no".

Operazione che costa qualche clic ed un po del nostro tempo, ma in fondo dovrebbe rispondere al nostro quesito.

Cosa accade realmente?
Al quesito ha già provato a rispondere il Blog Sophos pubblicando anche una lettera aperta a Facebook (in inglese).

Ancora compromissioni della nostra privacy. Il nostro volto potrebbe essere taggato in un ambito che non ci appartiene e che potrebbe anche compromettere la nostra dignità. Quindi, decidiamo bene cosa fare: magari con pochi clic sul nostro profilo possiamo toglierci anche questo pensiero. Dipende da Noi utenti, in fondo abbiamo accettato di far parte del Big Social, no?

Beh, non è proprio così. Accettiamo di utilizzare uno strumento Sociale per far parte di una società, ma le regole devono essere chiare per tutti: sia per Facebook sia per gli utenti.

Quante altre possibilià di accesso ai dati peronali avranno gli sponsor?
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Publisher: ecco perchè non puntare tutto sui programmi pubblicitari

Yahoo Publisher Network ha chiuso ufficialmente il programma e invia i publisher a Chitika.
Questa informazione risale al marzo 2010. La pubblichiamo oggi, dopo aver ricevuto molte e-mail relative al programma Yahoo! Publisher Network, che in Italia non era mai partito.
Il miglior potenziale concorrente per Google ha ufficialmente chiuso i battenti.
YPN ha comunicato le proprie decisioni ai publisher, invitandoli ad accedere al nuovo programma Chitika, magari con qualche piccolo vantaggio proprio per chi proviene da YPN.


Nella "lettera" e-mail (è una sintesi liberamente tradotta dall'originale) i publisher hanno ricevuto informazioni ed alcune indicazioni:

Dopo aver condotto un esame approfondito del progetto beta: Yahoo! Publisher Network, abbiamo deciso di chiudere il programma in data 30 aprile 2010. Ci aspettiamo di trasportare i pagamenti dei publisher entro e non oltre il 31 maggio 2010.

Poiché i nostri contenuti non saranno più consegnati tramite spazi pubblicitari dopo il 30 aprile 2010, si consiglia di rimuovere tutto il codice degli annunci YPN dalle pagine entro tale data.

In alternativa, per continuare a ricavare guadagni, si consiglia di utilizzare Chitika, una rete pubblicitaria leader per annunci di ricerca sponsorizzati. Chitika ha istituito un procedimento speciale per gli editori provenienti dal prrogramma YPN beta.

Grazie per la tua partecipazione al beta Yahoo! Publisher Network.

Cordiali saluti,
Yahoo! PN

Allora, questa esperienza dovrebbe insegnarci che non possiamo puntare tutto sui programmi pubblicitari sponsorizzati che pagano per impression, click e vendite. La rete pubblicitaria non è un prodotto ma ne popone uno di una qualche azienda.


E' anche vero che quei pochi fortunati che hanno guadagnato molto (in passato) ci propongono sempre quei guadagni, tengono corsi e vendono e-book per aiutarci a guadagnare on-line.
Ma loro hanno già compreso che la tua attività non può basarsi sul contenuto pubblicitario del tuo Blog o sito web.

In questo Blog, potrai notare che sono presenti annunci AdSense, Chitika, forse Tradedoubler e via dicendo. Peccato per Virglio Banner (credevo nel canale pubblicitario italiano): ho tentato di accedervi ma fino ad ora ho ricevuto solo risposte negative.
In fondo, io sto solo facendo un test con i vari canali sponsorizzati, ma molti blogger e webmaster hanno puntato tutto su questo tipo di attività.

Quindi, mi sento di darti alcuni consigli:
Metti al centro del progetto per futuri guadagni, il Tuo prodotto. In alternativa puoi integrare i tuoi contenuti web con link sponsorizzati.

Se non hai un tuo prodotto, puoi sempre crearlo: inventalo! Troverai on-line molti buoni programmi che ti aiutano nel costruire un tuo progetto, e solo Tuo.

Immagine di proprietà POP Campus
Un buon progetto, a mio avviso, che si sta sviluppando sul web italiano è quello proposto da Robin: il POP Campus.  Ma ce ne sono anche altri, di differente interesse.

Pensi davvero di basare il tuo futuro lavorativo sui programmi payperclick, payperview, payperlead, etc.? 
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Come aggiungere (facilmente) il pulsante +1 Google al tuo sito web

La condivisione delle informazioni sul web è sempre più "really social interesting". I nostri blog sono - ormai - pieni di pulsanti "share". Non poteva mancare il pulsante di voto ( +1 ) di Google. Alcuni amici mi hanno scritto, chiedendo: "come posso inserire "facilmente" il pulsante +1 di Google, nel mio Blog o sul sito web? ". Non è difficle, basta generare il Plusone direttamente da Google e inserire due righe di codice nel sito web. Vediamo come si fa.


Plusone ( Google +1 ) è uno strumento di condivisione delle informazioni contenute nei nostri spazi web. Google stesso mette a disposizione il generatore del pulsante +1. 

Nella sua pagina relativa al "plusone" Google cita testualmente: "Aggiungi +1 alle tue pagine per mettere in evidenza il tuo sito. I pulsanti +1 consentono alle persone che apprezzano i tuoi contenuti di consigliarli sulla ricerca Google."


Vediamo il video di presentazione del "plusone":



Adesso facciamo un salto sulla pagina di Google +1 e generiamo ( è già pronto...) il nostro pulsante Google +1 : Google Webmaster (+1) Plusone

Se non avete particolari esigenze da rispettare, lasciate le impostazioni di default:
1) Scegli la dimensione del Pulsante;
2) Opzioni Avanzate: includi conteggio e Analisi: predefinita (al caricamento ).

Copia i due codici generati e inseriscili nel tuo blog o sito web (esempio):
<!-- Inserisci questo tag nell'intestazione <head> o appena prima del tag di chiusura </body> -->
<script type="text/javascript" src="http://apis.google.com/js/plusone.js"></script>

<!-- Inserisci questo tag nel punto in cui vuoi che venga visualizzato il pulsante +1 -->
<g:plusone></g:plusone>

Prima di includere il plusone, leggiamo le Norme relative al pulsante +1

Tutto qui!
Pensi che possa interessarti questo plug in?
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