The Social Network, i 7 errori capitali di Facebook

The Social Network ed i 7 errori capitali di Facebook. Attualmente il film è in proiezione nelle sale americane. La trama del movie si basa sulla storia originale dell'Impero mediatico Facebook. Il giovane Mark Zuckerberg, assieme ad altri studenti di Harvard, colto da indignazione per essere stato scaricato dalla fidanzata, decide di creare un database per "quotare" la bellezza delle giovani universitarie. Nasce così il social network da 500milioni di utenti, da Harvard al castello di Silicon Valley: Facebook.

Dal database di Harvard, facebook cresce rapidamente oltre ogni aspettativa. Insieme alla popolarità arrivano anche i problemi. Mark Zuckerberg ed il team di Silicon Valley devono fare i conti con i primi 7 errori capitali della popolarità. 





1. Privacy. Facebook ha sempre avuto problemi con la privacy. La collaborazione  con siti di terze parti per catalogare le attività, gli acquisti e le preferenze degli utenti (news feed e mini-feed debacle). Facebook ha condiviso tali informazioni senza il consenso, degli utenti.  Solo dopo le prime denunce, la politica sulla privacy è divenuta più stringente.

2. Gestione degli account. Impossibile cancellare completamente il proprio account. Alcuni utenti creano il proprio account su Facebook e poi decidono di non averlo più. Si può semplicemente eliminare l'account? Non proprio. Facebook consente di disattivare l'account ma i dati(immagini, video etc.) restano tutti nel database, a meno che l'utente non elimini tutti i file caricati manualmente. Adesso è possibile cancellare completamente l'account con una "richiesta speciale."

3. Gestione dei dati personali. Uno dei maggiori problemi di privacy di Facebook è stata la sua raccolta di dati provenienti da altri siti e la condivisione dei dati  dell'utente con  i siti di terze parti. Questa attività non è propriamente marketing digitale. Arrivano nuove proteste da parte  degli utenti e facebook applica ancora nuove modifiche alle politica sulla privacy.

4. Censura delle foto. Il divieto di pubblicare foto delle mamme che allattavano al seno.  Forse il caso più strano di censura che gli utenti di Facebook abbiano "vissuto" lo scorso anno. Il codice di decenza di Facebook non permette l'uso di foto con seni esposti ( fatevi un giro sul social e mi direte...), ma in caso di allattamento si potrebbe fare un'eccezione.

5. Cyberbullismo - (Oggi anche stalking) Facebook, come tutti i social, deve fare i conti con  le denunce per molestie online. Facebook non si assume la responsabilità per ciò che fanno gli utenti, ma molti pretendono maggiori controlli di sicurezza e interventi mirati.  Adesso  è possibile segnalare un account e farlo chiudere per prevenire atti di intimidazione.

6. Furto d'identità - Facebook non ha un vero sistema di verifica per l'identità degli utenti che vi si iscrivono. Surfando nel social potrete vedere com'è semplice creare identità false e utilizzare foto di altre persone. I rappresentanti  legali di Facebook hanno riferito che questo è un problema marginale, problema che coinvolge meno dell' 1percento degli utenti.

7. Commemorazioni - La comunità virtuale su facebook è simile ad una vera e propria comunità reale. A tale proposito, molti utenti hanno inizialmente condiviso anche notizie  sulal perdita dei loro cari, commemorandoli con foto e testi per ricordare.  La politica ufficiale di Facebook fu quella di rimuovere il profilo del defunto appellandosi ai problemi sulla privacy. Dopo aver ricevuto molti reclami, facebook ha deciso di lasciare  attivo l'accont  di queste persone restringendone l'accesso ai soli parenti e amici.

Fra polemiche, critiche od elogi, facebook è una vera e propria metropoli,  virtualmente abitata da 500milioni di persone reali. Come nelle comunità reali, anche facebook deve applicare politiche di sicurezza efficaci. Basterebbe, però, non arrivare all'assurdo.